La prima valutazione sull’incontro fra imprese e Amministrazione è positiva, perché s’è superato uno scoglio fondamentale, quello della mancanza di dialogo.
Il servizio taxi è fra gli elementi fondamentali che compongono l’offerta di tutto il sistema dell’accoglienza, attivo dodici mesi l’anno.
Ogni scelta che interagisce, dai i lavori pubblici sulle strade e alla loro durata, fino alle scelte di viabilità alternativa, deve coinvolgere chi svolge il proprio lavoro sulla strada, trasportando ospiti della città.
Su questo ci siamo detti che è necessario un confronto stabile.
Dobbiamo uscire da luoghi comuni da giudizi superficiali e analizzare cosa funziona e cosa no, cosa cambiare affinché aumenti la qualità del servizio.
Si è parlato anche di licenze e pure su questo argomento partirà un dialogo che miri ad ottenere risultati concreti.
Si è parlato anche di tariffe, che sono ferme dal 2008. E’ inutile ricordare quanto sono cambiati i parametri economici che le definiscono e il coordinamento, che oltre a Confartigianato vede la partecipazione di Cna e Uritaxi, ha proposto la loro rimodulazione in coerenza con quanto avviene nelle città limitrofe.
E’ quindi partito un confronto che si origina nella condivisione dello stesso obiettivo: qualificare al massimo il servizio e delle condizioni nelle quali viene svolto, a vantaggio dell’economia fondamentale del nostro territorio.